GMP+: una panoramica generale e le novità della nuova versione GMP+ 2020

GMP+: una panoramica generale e le novità della nuova versione GMP+ 2020

Lo schema di certificazione per la GMP Plus (o GMP+) è uno schema di certificazione volontaria e inerente a produzione, trasporto e commercializzazione dei mangimi ed è stato avviato e sviluppato negli anni ‘90 dal settore alimentare olandese, in risposta a vari incidenti legati alla contaminazione di materie prime per mangimi. Nel tempo, si è sviluppata da realtà nazionale fino a diventare un sistema internazionale, gestito da GMP + International in collaborazione con vari organi internazionali.

 

GMP PLUS PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

Dal punto di vista della sicurezza alimentare, nel 2013 è stato pubblicato il primo standard di responsabilità alimentare GMP Plus con la creazione di due moduli:

  • GMP + – FSA (“Feed Safety Assurance” focalizzata sulla sicurezza dei mangimi) che contempla i requisiti per il sistema di gestione per la qualità (ISO 9001), HACCP, norme di prodotto, tracciabilità, monitoraggio, prerequisiti programmi, approccio catena e sistema di allarme rapido;
  • GMP + – FRA (“Feed Responsibility Assurance” incentrata sulla responsabilità della gestione dei mangimi) che si focalizza su un lavoro responsabile nel rispetto per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente, con l’obiettivo di facilitare le realtà partecipanti alla certificazione nel soddisfare le esigenze di mercato producendo e trattando responsabilmente i mangimi.

 

QUALI SONO I REQUISITI RICHIESTI?

I requisiti dello standard richiedono:

  • uso corretto di additivi e prodotti per la medicina veterinaria
  • controllo dei livelli di sostanze e prodotti non desiderabili (es. metalli pesanti, pesticidi e aflatossine)
  • prevenzione verso contaminazioni microbiologiche (es. Salmonella).

Attraverso l’implementazione di questo standard, le aziende possono assicurare la sicurezza sulla produzione, la gestione e il trattamento dei mangimi lungo tutta la filiera. La certificazione è facilmente integrabile con altri standard internazionali come la ISO 9001 e sistemi di controllo come l’HACCP. Nello specifico, i punti chiave prevedono:

  • adozione di un sistema di autocontrollo HACCP
  • implementazione di un sistema di controllo della produzione, della tracciabilità e della movimentazione dei prodotti, in conformità alla normativa cogente e volontaria
  • presenza e aggiornamento di un sistema di gestione documentato, conforme ad uno standard internazionale, riconosciuto globalmente.

 

NUOVA VERSIONE GMP+ 2020: ALCUNE DATE IMPORTANTI E COSA CAMBIA

  • tra il 1° settembre 2021 e il 1° settembre 2024, le aziende certificate GMP+ devono essere certificate in conformità con lo schema GMP+ FC 2020;
  • dal 1° settembre 2024, l’intera comunità GMP+ rientrerà nel nuovo schema GMP+ FC 2020: la certificazione sarà, quindi, possibile solo in conformità con lo schema GMP+ FC 2020;
  • dal 1° settembre 2024, lo schema GMP+ FC 2010 non sarà più valido.

Rispetto alla versione GMP+ 2010, la GMP+ 2020 apporta alcune modifiche che riguardano principalmente una semplificazione dei requisiti e un migliore allineamento con la pratica quotidiana delle aziende. In particolare, le variazioni pongono l’attenzione su:

  • controllo dei residui e omogeneità;
  • esclusione della produzione dalla certificazione GMP+;
  • revoca parziale del divieto dei mangimi;
  • criteri di rendimento per i pesticidi analizzati da laboratori registrati;
  • controllo dei residui e dell’omogeneità degli additivi critici per i mangimi e dei medicinali veterinari: i requisiti in TS 1.11 / GMP+ BA2 sono stati aggiornati in linea con i principi GMP+ 2020. Molti dei requisiti descrittivi sono stati rimossi, lasciando più spazio alle aziende per assumersi la propria responsabilità nella definizione delle misure di controllo per garantire che i residui di additivi per mangimi critici e di medicinali veterinari non superino i limiti. Attenzione particolare è posta nel garantire che i requisiti GMP+ non siano in conflitto con la legislazione locale;
  • esclusione dalla certificazione GMP: è reso possibile alle aziende di escludere attività, processi, prodotti o servizi relativi alla produzione di mangimi dallo scopo della certificazione GMP+. Questa possibilità era (ed è ancora) disponibile per attività, processi, prodotti e servizi relativi al commercio, allo stoccaggio e al trasporto di mangimi. Le aziende devono prendere misure per garantire che le attività, i processi, i prodotti o i servizi esclusi non influenzino la sicurezza dei prodotti assicurati dalle GMP+;
  • utilizzo di proteine animali trasformate: l’Unione europea (UE) ha allentato il divieto di utilizzare proteine animali trasformate nei mangimi secondo la direttiva (UE) 2021/1372. L’elenco dei prodotti che non possono essere utilizzati nei mangimi (TS 1.4 / GMP+ BA3) è stato armonizzato grazie a questo allentamento delle regole (si ricorda che queste proteine animali ammesse possono essere utilizzate come materia prima per mangimi solo se figurano anche nell’elenco dei prodotti di GMP+ International);
  • laboratori registrati: i criteri di prestazione per l’analisi dei pesticidi sono stati aggiunti alla TS 4.2 / GMP+ BA11. Viene fornito un breve elenco di pesticidi. I laboratori che desiderano essere registrati per i pesticidi devono rispettare i criteri di prestazione per tutti i pesticidi della lista breve.

 

QUALI SONO I VANTAGGI DELLA NUOVA GMP+ 2020?

I vantaggi di questa certificazione sono molteplici, tra cui:

  • implementazione di uno strumento efficace e conforme ai requisiti normativi per far fronte alle richieste dei maggiori gruppi distributivi europei in materia di sicurezza, qualità e conformità alla legislazione alimentare;
  • maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse, in termini di scarti e di richiami di prodotto, oltre che nella minore necessità di audit da parte dei clienti;
  • riduzione dei rischi in termini di responsabilità;
  • miglioramento della reputazione commerciale comunicando il proprio impegno sulla sicurezza e qualità dei mangimi grazie ad una certificazione riconosciuta internazionalmente;
  • comunicazione di fiducia ai clienti, dimostrando con una certificazione terza che i mangimi o gli ingredienti per mangimi sono prodotti con processi sicuri;
  • individuazione di principi essenziali di igiene alimentare applicati lungo tutta la filiera (dalla produzione primaria al consumatore finale) atti a garantire che gli alimenti siano sicuri.

 

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  • assistenza post certificazione per la risoluzione di eventuali anomalie riscontrate
  • assistenza continuativa durante tutto l’arco della validità della certificazione stessa.